RAS SHAMRA

A CURA DI

ROBERTO RUSSO

e

RAFFAELA MARIA SATERIALE


Ras Shamra è il villaggio siriano moderno, dove è stata fatta una delle scoperte più important dell'archeologia mondiale; esso è il simbolo dello scambio e della commistione interculturale. Il centro antico, capitale del regno di Ugarit, era il fulcro di commerci e del potere medio orientale nel II millennio a.C. Durante gli scavi vennero trovate migliaia di testimonianze scritte in varie lingue, come il sumerico, accadico, urrita, ugaritico, cipriota, l'egizio, ittita, evidente segno della centralità sociale e politica di quella civiltà e della sua capacità di attrarre interesse in tutta l'area mediterranea con notevoli effetti sulle produzioni artistiche ed artigianali e sulle nuove iconografie e stilemi decorativi che si
sarebbero diffusi nei secoli successivi. Ma il fatto più straordinario fu che i Fenici, attratti da questo fervore commerciale e culturale, ebbero modo di scoprire e sviluppare l'alfabeto, che sarebbe divenuto la fonte del miracolo culturale 'occidentale', mediante il suo trasferimento ai Greci sempre in terra di Siria (probabilmente nell'emporio di Al Mina alla foce del fiume Oronte). Curiosità, coraggio di conoscere, accettazione della diversità, sviluppo dell'innovazione tramite l'apprendimento sono alcune tematiche che Ras Shamra-Ugarit ci insegna ancora oggi e che rivela una chiave per lo sviluppo possibile del futuro. Il melting pot, la fusione multiculturale e multilaterale delle interpretazioni, consente di avviare un dialogo tra arti di continenti e percezioni diversi che quotidianamente si
intersecano e si contaminano in un processo di amalgama mediatico e di tragedie universali condivise. Guerre dimenticate, carestie, malattie endemiche, fashion-manie massmediali, emergenze planetarie sono alcuni dei temi che quotidianamente assillano la comunità globale e che l'artista riesce a disarmare, leggendo dettagli e trasferendoli nel proprio linguaggio all'uomo qualunque.
Il piccolo centro di Ras Shamra diventa emblema di come le dinamiche insediative e culturali cambino
nella storia e di come il piccolo paese di Castellina Marittima possa diventare fonte di creatività, originalità ed apprendimento, nonché di sviluppo ed innovazione, a patto che si riesca a dare voce a più punti di vista e a farli incontrare pubblicamente nella consapevolezza delle reciproche realtà.

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